Mentre l’obiettivo principale del Salon des Artistes Français è quello di perpetuare la storia artistica francese e allo stesso tempo offrire una prestigiosa vetrina per i nuovi talenti, ha, altresì, tentato di incarnare la propria ambizione culturale attraverso programmi e mostre, la cui pluralità e qualità sono risultate di successo per diversi decenni.
“Spesso invidiato, ricercato, denigrato, bramato, Le Salon rimane una forza viva, calda e sensibile alle aspettative degli artisti. A prescindere dalla varietà delle discipline o dalla diversità delle tendenze, la Society of French Artists deve la propria resistenza all’energia, al talento e all’indipendenza dei suoi artisti.
Per il nostro Salon, degno successore dei primi saloni dipendenti dal potere ufficiale, anche nel 2018 ha un dovere ereditario da rispettare per determinare le priorità : la trasmissione della conoscenza tra vecchio e nuovo, la promozione delle tecniche tradizionali nei movimenti contemporanei, la condivisione delle competenze, il guardare al futuro… “, afferma Martine Delaleuf, presidente della Society of French Artists.
“Le Salon” conferma il proprio ruolo di “Cursore della Storia dell’arte”
Dopo una 228esima edizione parimenti acclamata dal pubblico, dalla critica e dalle istituzioni, il Salon des Artistes Français continua ad affermare la propria identità: una mostra di scoperte e incontri, che offre un altro sguardo sulla Storia dell’arte. Un orientamento determinato che sta riscuotendo un successo crescente come dimostrato nella precedente edizione, che è stata particolarmente rimossa e dinamica, con una presenza di oltre 33.000 visitatori (il 20% di presenze in più, dal 2014).